giovedì 5 febbraio 2009

I medici possono denunciare i clandestini

Il Senato approva l'emendamento della Lega. Il Pd aveva chiesto il voto segreto: «Violazione della Costituzione»


ROMA - I medici potranno denunciare gli stranieri irregolari. Il Senato ha approvato l'emendamento presentato dalla Lega, primo firmatario il capogruppo Federico Bricolo, che cancella la norma secondo cui il medico non deve denunciare lo straniero clandestino che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche. Duro attacco dell'opposizione, che aveva chiesto il voto segreto perché l'emendamento, secondo Giovanni Procacci (Pd), «è in palese violazione della Costituzione». Il presidente del Senato Schifani ha respinto la richiesta e si è proceduto con il voto elettronico: i sì sono stati 156, 132 i no, un astenuto.

«MEDICI RIDOTTI A DELATORI» - Prima del voto l'opposizione si era appellata al buonsenso per non introdurre una norma che «riduce il medico a fare il delatore», costringendo i clandestini a «non farsi curare per paura». Il senatore Daniele Bosone ha detto che questa norma «straccia il codice deontologico dei medici» e si corre «il concreto rischio di incentivare una medicina parallela che gli illegali utilizzeranno per non trovarsi a essere denunciati se vanno in ospedale o da un medico». Il rischio, aggiunge Bosone, è che «clandestini con malattie che portano dal loro paese non si facciano curare» con conseguenze per la stessa sanità pubblica. Secondo Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, è stato «valicato il passo che distingue il rigore della legge dalla persecuzione». Duro anche il presidente dei senatori dell'Udc Gianpiero D'Alia: «Con il voto di mercoledì il Parlamento ha voluto dire che un governo non deve essere né cattivo, come dice Maroni, né buono, ma semplicemente giusto. Questo è lo stato di diritto, oggi siamo alla barbarie».

SCHIFANI - A difendere l'emendamento è stato il presidente del Senato Renato Schifani rispondendo proprio alle critiche dell'opposizione e motivando così il no alla richiesta di voto segreto: se la norma «violasse o impedisse la possibilità di accedere al servizio sanitario nazionale - ha spiegato -, allora sarebbe un mancato rispetto della persona umana, ma questa norma non impedisce allo straniero di presentarsi presso le strutture del sistema sanitario nazionale».


Non fa una piega, vero? O forse sì...

1 commento:

Marco ha detto...

Che scandalo.. MEDICI, NON DELATORI!... penso che sia incredibile il rischio che si stà decidendo di correre in termini di sanità pubblica e di illecito.. che già affligge molto stutture sanitarie senza che si mettano a fare leggi per incrementare la domanda..