venerdì 6 febbraio 2009

Prime simulazioni di motore batterico

Probabilmente nessuno se lo ricorderà; ma avevamo già parlato di micromotori azionati a batteri... ecco, quel che segue solo per tenervi aggiornati.

Alcuni anni fa una sperimentazione giapponese che ha stimolato un'intensa attività di ricerca a riguardo dei nanomotori e ha dimostrato la fattibilità dell'utilizzo di batteri secondo uno schema che ora propongono di sfruttare un gruppo di ricercatori dell'INFM-CNR, come esprimono sulle pagine della rivista "Physical Review Letters". I nanomotori sono dispositivi di dimensioni molecolari che dovrebbero spingere i microdispositivi medicali. Il loro problema è la ricerca di una fonte di energia con cui alimentarsi. Per realizzare un "motore batterico" occorrono un tipo di microrganismo adatto immerso in una soluzione e particolari micro ingranaggi che possano essere messi in moto dai batteri stessi. Luca Angelani, del laboratorio SMC di INFM-CNR, e Roberto di Leonardo e Giancarlo Ruocco, del laboratorio SOFT di INFM-CNR propongono di utilizzare microingranaggi dalla forma di stella asimmetrica, che sarebbero posti in rotazione a velocità costante dal movimento casuale dei batteri nella soluzione. I ricercatori italiani hanno sviluppato una simulazione nella quale la velocità raggiunta con una soluzione di batteri della specie Escherichia coli è di 2 giri al minuto. E quando si considerano i batteri contenuti in un metro cubo di soluzione, l'energia sviluppata è sufficiente ad alimentare una lampadina. da MolecularLab.it

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