domenica 23 settembre 2007

Studente arrestato e torturato: domande troppo scottanti per Kerry?

Mi permetto di voler dare molto risalto a questo fatto:

L'episodio durante il forum dell'ex candidato democratico a Gainesville
Domanda a John Kerry troppo lunga, studente arrestato (e percosso) in Florida


GAINESVILLE (Florida) - Una domanda troppo lunga (e insistente) al senatore John Kerry, ultimo sfidante democratico alle presidenziali americane, è costata l'arresto e una discreta «strapazzata» a un giovane studente della Florida. Una brutta vicenda filmata secondo dopo secondo dai cellulari di un certo numero di studenti e finita a tempo di record su Internet.
Andrew Meyer, 21 anni, durante una sessione di domande e risposte con gli studenti a Gainesville, in Florida, con il senatore John Kerry, intendeva chiedere al senatore perché aveva accettato la vittoria di Bush alle elezioni senza contestare l'esito del voto. Il suo problema è stata la mancanza di sintesi: insomma, si è dilungato troppo, sforando il tempo concesso a ogni studente per interloquire con Kerry. A quel punto gli è stata tolta la parola: il microfono è stato spento e il ragazzo si è risentito un bel po'. Tanto da cercare di concludere il suo intervento, malgrado la sempre più minacciosa presenza di due, poi tre, infine quattro poliziotti alle sue costole.
A quel punto la situazione è precipitata: gli agenti hanno preso per le spalle il ragazzo, che ha cercato di divincolarsi, alzando le mani per dimostrare di essere inoffensivo ma rifutandosi di venire accompagnato fuori dai poliziotti. Che così hanno deciso di abbandonare ogni remora e usare un «taser», ovvero una pistola a scariche elettriche, che ha stordito il ragazzo, poi trascinato senza tanti complimenti fuori dall'aula dove si svolgeva il forum. Meyer, alzato di peso e portato direttamente in carcere dalle forze dell'ordine, gridava «help me! Help me!» (aiuto aiuto!), cercando sostegno tra gli altri studenti e «what did I do?» (cosa ho fatto?). E ancora: «Ho detto qualcosa di sbagliato?», mentre saltava tra una poltroncina e l'altra. Circostanze che gli sono valse l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale e disturbo alla quiete pubblica: sarà processato giovedì. E intanto se ne starà in carcere, visto che nessuna cauzione è stata fissata nell'udienza di convalida dell'arresto.
La notizia ha fatto il giro del mondo su Internet, anche perché i numerosi filmati girati col cellulare (praticamente da tutte le angolazioni) sono finite a tempo di record su YouTube: sul celebre sito di videosharing la clip è schizzata in testa ai contributi più visti. E anche FoxNews, il canale dedicato all'informazione - dal tono decisamente conservatore - del network del tycoon australiano Rupert Murdoch, ha dato ampio risalto alla vicenda, con tanto di apertura sul sito Internet dell'emittente e nei notiziari tv.

Da Corriere.it

A parte la sintesi parecchio edulcorata del giornalista (se non ci credete, il video con sottotitoli italiani qui), che ne pensate?
Io credo che in america non ce la facciano più. La gente inizia a rendersi conto che quello che è sempre stato spacciato per il paradiso dell'uguaglianza e della libertà è in realtà il carcere più esteso del mondo... Ricordo a tutti di vedere Sicko di Micheal Moore, che evidenzia bene (seppur con qualche digressione sentimentalistica) quali siano i veri divari e ingiustizie negli USA.

3 commenti:

Marco ha detto...

Se posso dirlo è straziante. Mi lascia atterrito quello che è successo. E per quanto, alcuni, continuino a difendere il modello USA proprio per la ferocia con cui affrontano questo genere di situazioni non posso che pensare che alla fin fine viviamo in un paese che bene o male credo si sarebbe alzato in piedi, indignato ed avrebbe perfino agito in un caso del genere.

aLe ha detto...

i video sono veramente shoccanti..:|

Anonimo ha detto...

Ragazzi sono scosso ma nessuno di noi dovrebbe concedersi la comodità di essere stupito. Siamo in un momento storico in cui non capita da molto di doversi difendere da uno Stato occidentale (se ne sei cittadino). non capita da più di sessant'anni.
è suonato un allarme che non va sottovalutato. se gli studenti di quella scuola avessero subito assalito i poliziotti probabilmente la cosa sarebbe diventata una superzuffa tra moltissimi poliziotti e moltissimi studenti e forse si sarebbe persa la possibilità di diffondere una cronaca credibile quindi si potrebbe dire che è andata bene così. ma spero che d'ora in avanti qualunque persona si trovi di fronte a un'evento simile faccià qualcosa di piu di riprendere col cellulare, perchè il principio di memoria storica e responsabilità verso di essa che l'occidente tanto vanta non dovrebbe permetterci di lasciare che un nostro simile subisca questo.
inoltre abbiamo la prova per gli scettici del fatto che non non sappiamo nemmeno da lontano chi c'è in cima alla piramide.