mercoledì 25 febbraio 2009

Scuole, è quaresima anche nel piatto

Fino a Pasqua in mensa niente carne

ROMA
- Per i cattolici, si sa, la quaresima è tempo di astinenza: rinunciare alla carne ogni venerdì sino a Pasqua è penitenza cui tutti i fedeli sono tenuti, tranne se malati, anziani o minori di 14 anni. Dettaglio evidentemente sconosciuto all'assessore capitolino alle Politiche educative, Laura Marsilio. Che ieri, quando s'è accorta che il giorno dopo, mercoledì delle ceneri, sarebbe iniziata la quaresima, ha ordinato in fretta e furia - tramite fax - la variazione dal menu in tutte le scuole elementari e medie di Roma: via la carne dalle mense, oggi e per i prossimi sei venerdì, sino al 3 aprile. E rapido aggiornamento dei piatti da servire in alternativa: pesce alla mugnaia invece del filetto di manzo, uova strapazzate al posto del rollè di vitello. E così di seguito fino alle vacanze. Dopodiché, tutto come prima.

E pazienza se i destinatari della circolare - bimbi dai 5 ai 13 anni - non siano obbligati a seguire i precetti riservati dalla dottrina ai praticanti, anzi siano espressamente esentati, come stabilisce la Cei nella delibera 60 del 4 ottobre '94. Il zelante assessore di An - ideatrice, sotto Natale, del progetto per il ritorno del presepe nelle scuole - ha interpretato la norma a modo suo, ben oltre l'intendimento degli stessi vescovi. Fedele agli input del sindaco Alemanno, in procinto di ricevere papa Benedetto XVI, il 9 marzo, in Campidoglio: quale migliore prova di devozione che promuovere l'educazione cattolica dei giovani romani sin tra i banchi delle elementari?

"Una cosa così non mi era mai capitata" scuote la testa Bruno Perziani, dirigente del centralissimo istituto comprensivo Visconti. "In tanti anni di carriera ho visto menu estivi e menu invernali, mai un "menu del periodo quaresimale", che cambia in base a considerazioni di natura religiosa". È sconcertato il dirigente: "Ritengo scorretto che in una scuola pubblica si detti una lista di pietanze non in rapporto a considerazioni dietologiche, ma al calendario della santa romana chiesa. La quale, tra l'altro, neppure prevede la penitenza per gli under 14. Stiamo parlando di bambini, ma ci rendiamo conto?". Vorrebbe dire che si tratta di un'iniziativa ideologica, Perziani, ma si trattiene. "Le nostre scuole sono piene di studenti ebrei e musulmani, per loro adesso mi aspetto provvedimenti analoghi", conclude con una stoccata.

Tuttavia l'assessore Marsilio non ci sta a passare per una bigotta. La circolare, che lei ha approvato pienamente, le è stata proposta dal direttore del suo dipartimento per semplificare le procedure. "I menu scolastici prevedono un elenco di piatti, ogni giorno diversi, che variano di settimana in settimana", spiega. "Ebbene noi abbiamo scambiato i giorni, anticipando al giovedì le pietanze che al venerdì contemplavano la carne e lasciando il resto uguale. È stato necessario per soddisfare le tantissime richieste delle famiglie, per il 90 per cento cattoliche, che altrimenti avrebbero dovuto fare domanda di variazione nei singoli municipi". Tutte storie, replica il consigliere del Pd Paolo Masini. "La Marsilio - afferma - sa benissimo che nelle scuole romane c'è libertà di scelta del menu: se uno vuole lo può cambiare. Il suo è un pretesto, pericoloso e irresponsabile: imporre a tutti i bambini una scelta dettata da motivi religiosi rischia di acuire i problemi, specie in una città come Roma, dove le difficoltà di integrazione sono ogni giorno più evidenti".

Da Repubblica.it


5 commenti:

Kino ha detto...

Avrei bisogno di un'emoticon per commentare....tipo uno smile che sbatte la testa contro il muro, una faccina sconsolata che fa "no no"....con le parole non riesco più ad esprimermi.

Anonimo ha detto...

mi sono ritrovato in questo blog per caso, cercando di capire la ragione per cui, durante la quaresima, per i Cristiani il venerdi si deve digiunare dalla carne...
ho letto questo stupidissimo articolo, in Italia qualsiasi pretesto e' buono per fare sorgere polemiche, ma per che cacchio di motivo dovrebbe interessare la variazione di menu' in una scuola elementare! ohhh hanno spostato il menu del venerdi al giovedi! sacrilegio! chiamate allah per mettere di nuovo le cose in ordine.. non credo che questa variazione nuocia alla salute di quei poveri bambini privati della carne per i prossimi 6 venerdi.

(Ricordo che il 97,67 % degli italiani è battezzato secondo il rito della Chiesa cattolica. Fonte Wikipedia)

Kino ha detto...

Ricordo che lo stato italiano é laico.
Ricordo che la maggior parte (dato che non ho numeri) dei battezzati non l'ha scelto, altrimenti la domenica le persone andrebbero in chiesa e non allo stadio, a pranzo o a fare una gita, oppure non ruberebbero, ucciderebbero, delinquerebbero.
Ricordo che il problema non é cosa hanno fatto, ma perché.
Nell'articolo sono riportate le obiezioni di un dirigente scolastico: prova a controbattere a quelle affermazioni, a quei dubbi.
Se prima dell'inizio dell'anno avessero cambiato il menu del venerdì con quello del giovedì nessuno avrebbe detto niente. Ma perché imporre una ricorrenza non nostra (stato laico) a chi non deve seguirla (bambini)?

Ru ha detto...

Certa gente è proprio pazza!! Lo trovo anche poco rispettoso! E chi se ne frega se la maggioranza delle persone sono cattoliche, magarai un bambino di 3-6 anni non lo è veramente ma gli è stata inculcata la religione dai genitori.

La scuola è LAICA, ma lo vogliamo capire!! Basta ingerenza della Chiesa!

Marco ha detto...

Scrivo giusto per dimostrare il mio supporto al dirigente scolastico intervistato.. mi pare che abbia detto tutto.