
Ingegnoso lo stratagemma utilizzato dai militari per acciuffare il malfattore: è bastato, infatti, tracciare su di una mappa i segnali mancanti, riuscendo così a delimitare la zona della città interessata a questa singolare serie di furti. Alle prime luci dell’alba di martedì 18, la svolta. Ai carabinieri è bastato seguire la strada indicata dai segnali da poco asportati per raggiungere il motocarro su cui viaggiava il maldestro ladro di Casaluce. Segnali di divieto di accesso, di senso unico e di divieto di transito erano adagiati sul cassone del veicolo insieme a tabelloni di autobus di linea e cartelli pubblicitari. Sono così scattate le manette per R.D., ora nel carcere di S.Maria Capua Vetere, il quale, ovviamente, lungi dall’essere un semplice collezionista, era già pronto a rivendere il metallo sul mercato nero.
Via Corriere.it
1 commento:
che Paese di buffoni e pezzenti
Sergio
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