mercoledì 7 novembre 2007

Radiohead

Radiohead e donazione libera, una scommessa persa?

Ricordate il post di Kino di qualche tempo fa sui Radiohead e la loro iniziativa di vendere il frutto delle loro ultime fatiche solamente su internet e a prezzo deciso dall'utente? (se non lo ricordate cliccate qui per rileggerlo) Bene, ora sono finalmente disponibili le statistiche sulle donazioni sulla base dei primi 1,2 milioni di download. Come riporta Hardware Upgrade nel suo articolo, questa la distribuzione dei downloaders in base alle loro offerte:

-Percentuali arrotondate per eccesso-

"Il dato che più sconcerta, e che sicuramente farà riflettere sia i Radiohead che le case discografiche, è ovviamente quello che parla di ben il 62% di utenti che hanno scaricato l'album senza donare nulla in cambio, nemmeno un centesimo. Una tesi che di fatto sconfessa chi indica nel prezzo elevato dei CD il successo del fenomeno P2P per download illeciti. Anche di fronte alla possibilità di pagare quanto si desidera, quasi due terzi dell'utenza ha optato per non pagare nulla, dimostrando che quando si ha un'alternativa gratis (legale o meno), anche un prezzo di 1 centesimo può essere ritenuto eccessivo."
-HWUpgrade-

Avendo la possibilità di pagare anche un solo centesimo, il 62% di chi ha scaricato l'album ha preferito non pagare nulla: in questo modo gli utenti alimentano le ragioni di chi, come le major, continua a vedere nella rete un problema, più che un'opportunità. C'è anche da dire che quella percentuale così elevata potrebbe essere dovuta all'impossibilità o alla mancanza di fiducia nei sistemi di pagamento via internet (spesso ritenuti poco sicuri e quindi da evitare - io stesso sono restio a questa opzione di acquisto) oppure anche all'età dei downloaders. Credo che buona parte di quei quasi due terzi di utenti che hanno usufruito dell'offerta sia composta da ragazzini, che hanno potuto scaricare gratis E LEGALMENTE dei brani musicali. In ogni caso, speriamo in una messa a punto di questa nuova proposta del mercato di contenuti multimediali, perchè potrebbe davvero essere la svolta per un settore in continuo calo di vendite.


3 commenti:

Kino ha detto...

Ecco un altro passo importante dell'articolo:
"Il prezzo medio pagato è stato di circa 6$. Non essendo presente una catena distributiva con i costi tradizionali, la band ha incassato circa 2,3$ ad album, contro i 3-5$ che attualmente incassa dalla vendita tradizionale.

Credo quindi sia un buon esperimento. Anche semplicemente promuovere lo scaricamento legale credo possa avere un effetto sulle persone, che potrebbero perdere così l'abitudine di "rubare".

Anonimo ha detto...

kino sto dato è a dir poco ottimo anche per me, concordo su tutta la linea. ma da quando ascolti i radiohead?
sergio

aLe ha detto...

per far in modo che si abbiano effetti concreti da questo punto di vista, è necessario che questo metodo di vendita (o meglio "diffusione") di contenuti multimediali sia adottato non solo da un gruppo, ma venga utilizzato anche dall'intera sfera di artisti mondiale!
noi non possiamo far molto, solo metterci alla finestra e stare a guardare, magari si danno una svegliata ;)