mercoledì 3 ottobre 2007

Il GPS per la sicurezza stradale?

Riporto un’interessante riflessione dal recente blog Appunti Digitali, nato in seno ad HWUpgrade.

Correre in auto non serve a nulla.
Tra le tante funzioni che un navigatore degno di nota deve avere, secondo me, c’è l’indicazione del tempo di percorrenza e l’ora prevista di arrivo. In un tratto di autostrada perennemente rettilineo, complice il poco traffico (e data l’ora) ho guidato apposta costantemente di 10 Km/h sopra il limite per un tratto di strada di parecchi chilometri, col solo risultato di abbassare il tempo di arrivo di un minuto. Non nove o dieci, UN solo, singolo minuto. Il calcolo è presto fatto:
un tratto di strada di 100 chilometri a 130 all’ora si percorre in 46 minuti (100/130*60), a 140 in 42 minuti e a 170 in 35 minuti. Nell’ultima ipotesi avrete guidato per un lungo tratto di strada in condizioni di pericolo e a forte rischio sospensione della patente (o peggio), ma avrete “guadagnato” solo 11 minuti; un tempo cioè che ormai siamo abituati a tollerare praticamente sempre. La matematica più o meno la conosciamo tutti, ma è una di quelle cose che spesso facciamo finta non abbiano impatto sulla nostra vita.
Vedere invece l’orario sul navigatore che non va giù, o che non va giù QUANTO VORREMMO, forse, può convincerci che per questa volta arriveremo in ritardo e che la prossima sarà il caso di partire prima. Se poi fate una sosta-benzina la cosa diventa quasi comica, ed è facile che quando ripartiate il tempo di arrivo sia superiore a quando avete iniziato a correre.

Per l'articolo completo vedi: Appunti Digitali

3 commenti:

cri ha detto...

Geniale!

Marco ha detto...

davvero bello... non mi ci ero mai soffermato

Ru ha detto...

Bella questa cosa!
La matematica non è un'opinione! eheh