sabato 29 maggio 2010

iPad mania, a Milano inizia il culto

Ok, è stato come ce lo aspettavamo, ma ci ha fatto un certo effetto. 150 persone non sono poi così tante, ma se le metti in coda alle 7.30 del mattino in un centro commerciale deserto le noti eccome. In fondo andavano a comprarsi un oggetto elettronico. Non un evento megagalattico, nessuno che si strappava i capelli; una cosa composta insomma, ma con una certa sensazione da "allora è vero, questo affare rettangolare potrebbe cambiare un po' di cose".


Alcuni erano arrivati il pomeriggio prima (chissà se è vero... dove hanno dormito?) per stare in pole position. Aspettavano l'iPad, quasi da paragonarli agli interisti che facevano le nottate per i biglietti della finale di Champions League. Del resto anche la Mela è una fede. L'Apple Store di Carugate era aperto da ore, con un surplus di commessi bluvestiti (oltre 20), pronti ad accogliere i fan della Mela e a rifocillarli nell'attesa con acqua e succhi di frutta. Una decina di agenti della security a tenere tutti a bada, soprattutto noi della stampa...


Alle 8 in punto i commessi hanno intonato il conto alla rovescia e i primi clienti sono entrati nel santuario, accolti da una ola. Dopo 10 minuti è uscito il primo, storico, fotografatissimo iPad-possessore: Marco, 34 anni, calato da Bergamo la sera prima. Ha sganciato 499 euro per il modello da 16 Gb: "Seguo Apple da una vita, volevo il tablet", ha commentato. Subito dopo è sbucato Roberto, con 2 modelli da 32Gb (uno 3G) per poi schizzare al lavoro.


E di lì, a due a due per tutta la mattina, i clienti sono sciamati dentro il negozio: un giro, una prova touch al banco, poi fuori la carta di credito e via, si esce con il sacco bianco in spalla con l'iPad dentro. A fare cosa? Scaricare applicazioni, ma nessuno sa dirci ancora quali.


E come nei match di cartello, a poca distanza dal negozio sostavano due bagarini. Donne. Ebbene sì: "Abbiamo acquistato un po' di iPad a New York e cerchiamo di rivenderli, speriamo che finiscano le scorte del negozio". Ma senza successo: i negozi sono ben forniti e se ti fai ore di coda non ci pensi proprio a comprartene uno 'di stramacchio', tanto più che il prezzo proposto dalle due ragazze era uguale a quello del negozio (e non ti puoi scaricare la fattura). Non è stata una mossa geniale, ma ci hanno provato.


Non abbiamo ancora dati di vendita, ma a occhio Apple può sorridere. Comunque la pensiate... il culto è iniziato.

Via Wired.it

4 commenti:

cri ha detto...

Non ci capisco nulla di queste cose, ma sono contenta che qualcuno sia tornato a postare! Cominciavo ad annoiarmi, a fare sempre gli stessi discorsi con la particella di sodio... :)

Anonimo ha detto...

commento questo commento giusto per far vedere che io commento
marco

Anonimo ha detto...

commento questo commento giusto per far vedere che io commento
marco

aLe ha detto...

Mi sono sentito un pochino in colpa, da quando me l'hai fatto notare..=P