domenica 22 febbraio 2009

Sanzioni al medico che denuncia l'irregolare

I medici che denunciano gli immigrati irregolari, ai quali hanno prestato assistenza, potranno essere sanzionati per violazione del Codice deontologico. Il Consiglio nazionale della Fnomceo (la Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), che nelle scorse settimane aveva già manifestato un «forte dissenso» all'emendamento al Ddl sicurezza che abroga il divieto di denunciare alle autorità gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche, ha approvato ieri all'unanimità un documento per ribadire le proprie perplessità sul provvedimento. Ma anche per chiarire che la procedura di segnalazione si pone «in netto contrasto con i principi della deontologia medica, espressi in particolare dal giuramento professionale e dall'articolo 3 del Codice deontologico, che impongono ai medici di curare ogni individuo senza discriminazioni legate all'etnia, alla religione, al genere, all'ideologia, di mantenere il segreto professionale e di seguire le leggi quando non siano in contrasto con gli scopi della professione». Quindi per quei medici che si attenessero alla novità contenute nel Ddl sicurezza approvato in prima lettura al Senato potrebbero scattare sanzioni disciplinari.
Viceversa, la Fnomceo si schiererà a fianco dei professionisti che, non segnalando gli irregolari e dunque non rispettando il contenuto dell'emendamento, «dovessero incorrere in procedimenti sanzionatori per aver ottemperato agli obblighi deontologici».
Il Consiglio nazionale guidato da Amedeo Bianco, inoltre, ha sottolineato il pericolo insito nella possibilità di denuncia, «che creerà percorsi clandestini di cura, sottraendo al controllo della sanità pubblica le patologie diffusive emergenti che rappresentano un grave pericolo per ogni individuo e per la società tutta e che oggi sono monitorate e controllate».
Per questi motivi medici e odontoiatri italiani sollecitano un'audizione urgente per spiegare e motivare nel dettaglio la propria contrarietà all'intervento. «Il Consiglio nazionale – si legge nel documento – si appella al Parlamento con un fermo richiamo alle superiori esigenze di tutela della salute oltre che agli imprescindibili principi di solidarietà, patrimonio storico della nostra nazione. E sollecita pertanto la Camera a non approvare questo emendamento, contrastante con i principi fondanti del rapporto persona malata e medico, ripristinando quanto previsto dalla normativa precedente»


Via: IlSole24ORE

2 commenti:

Ru ha detto...

Speriamo che non passi mai quest'emendamento!!!

cri ha detto...

E bravi i medici. Era l'unica cosa da fare...