domenica 23 novembre 2008

Il giudice: «Via i crocefissi dalle aule»

«I minori devono avere la sensazione che lo Stato è neutrale»
Il giudice: «Via i crocefissi dalle aule»

È la prima volta nella storia della Spagna

Il giudice di Valladolid ordina la rimozione del simbolo religioso da un istituto pubblico


MADRID
- Da tutte le aule e da tutti gli spazi comuni della scuola pubblica Macias Picavea di Valladolid dovranno essere rimossi i crocefissi: lo ha stabilito il giudice del tribunale della città nel nord della Spagna, Alejandro Valentin, accogliendo così la richiesta avanzata nel 2005 dal genitore di un alunno e da una associazione locale per la difesa della scuola laica, secondo i quali, come recita la Costituzione spagnola, va garantito «la libertà di religione e di culto» e assicurato il carattere «laico e neutrale» dello stato spagnolo sui temi religiosi.

LA MOTIVAZIONE - Il giudice ha motivato la decisione, la prima del genere in Spagna, sostenendo che «la presenza di simboli dove ci sono minori in piena fase di formazione potrebbe provocare in loro la sensazione che lo Stato è più vicino» alla religione cattolica rispetto ad altre confessioni. La decisione è la prima del genere nella storia della Spagna. Una questione simile fu affrontata a Jaen, in Andalusia nel 2006, ma il quel caso il governo regionale aveva preceduto il possibile intervento della giustizia facendo rimuovere di sua iniziativa i crocefissi da una scuola.

CONTRARIO IL CONSIGLIO D'ISTITUTO - Trent'anni dopo la fine della dittatura franchista, che elevò il cattolicesimo al rango di religione di stato, un giudice dà dunque ragione a un'associazione in difesa della laicità, malgrado la posizione contraria del consiglio scolastico. I crocefissi erano presenti nella scuola Macias Picavea di Valladolid dal 1930, e più volte il consiglio di istituto si era espresso contro la loro rimozione, dopo le prime richieste pervenute già nel 2005. In Spagna la costituzione del 1978 assicura il carattere anticonfessionale dello Stato e delle sue istituzioni, ma tutti i nuovi capi di governo giurano fedeltà alla costituzione stessa davanti a un crocifisso.

Da Corriere.it

1 commento:

Marco ha detto...

ahahah.. stabella l'aggiunta di vignette