giovedì 11 settembre 2008

Non abbastanza disabile: escluso

Atleta  irlandese via dalle Paralimpiadi

Non sufficientemente disabile. Con questa  motivazione Derek Malone, giocatore della nazionale irlandese di calcio a sette, è stato escluso dalle Paralimpiadi di Pechino. Il provvedimento è stato preso dall'Associazione sportiva paralisi cerebrali, che ha giudicato il calciatore inadatto a proseguire il torneo. "Mi sembra una cosa ridicola- ha commentato Malone- punire i miglioramenti di un atleta è contro qualsiasi etica sportiva".
La decisione è stata presa dopo che i comissari hanno visto all'opera il ventottenne di Limerick nella gara contro l'Iran.

"Sapevamo che i criteri per classificare le disabilità erano cambiati- ha commentato Liam Harbison, segretario generale del Comitato paralimpico irlandese-pensavamo però che la sua situazione fosse chiara da un punto di vista clinico e che dunque potesse tranquillamente giocare". Per Malone, bronzo alle Paralimpiadi di Atene 2004, non si tratta del primo stop: nel 2002 era stato escluso da un torneo calcistico perché una commissione medica aveva ritenuto che il suo problema fosse causato da un disturbo della coordinazione e non da una paralisi cerebrale. L'anno successivo, però Malone aveva presentato appello e la sua disabilità era stata riconosciuta.

Ora la nuova esclusione. Ma Malone deve comunque sorridere: infatti, nonostante sia comprensibile la sua delusione per l'esclusione, può diventare un'icona della speranza e dello sport disabile.  Colpito da un'infermità motoria conseguenza di un deficit nello sviluppo del cervello durante l'nfanzia, Malone ha ottenuto miglioramenti nella malattia  grazie alla sua passione, lo sport.

Nessun commento: