sabato 22 dicembre 2007

E la tua password sarà: «sporco arabo»

Se una persona è di origine araba, vedersi affibbiare dal proprio provider internet la password «sporco arabo» è una cosa che, per usare un eufemismo, fa girare le scatole.
È quanto è avvenuto in Francia a Mohamed Zaidi, 39 anni, garagista di origine marocchina di Pessac, alla periferia di Bordeaux, come riporta il quotidiano regionale Sud Ouest. Il proprio service provider, Orange, ha inviato una lettera datata 7 dicembre con l'assegnazione della parola chiave. Quando l'ha letta, Zaidi credeva a uno scherzo di pessimo gusto: la password infatti era «salearabe», che in francese significa appunto sporco arabo. «Grazie per averci accordato la vostra fiducia», era la frase che chiudeva la lettera.
«Abbiamo chiamato Orange per chiedere spiegazioni», ha rivelato Amina, moglie di Zaidi. «Hanno detto che ci avrebbero fatto sapere, ma finora non abbiamo avuto ulteriori notizie». Gli Zaidi si erano abbonato a Orange dalla scorsa primavera, ma avevano avuto problemi con il servizio Livebox, da qui una serie di email tra fornitore e sottoscrittore, «ma sempre nei dovuti toni», ha detto Zaidi. Orange ipotizza una ritorsione da parte di qualche funzionario proprio per questo motivo. Orange ha avviato un'inchiesta interna e si è detta pronta a scusarsi e a indennizzare la famiglia Zaidi.

Via Corriere.it

Chi volesse cimentarsi con la lettura dell'articolo in francese pubblicato da sudouest.com, può andare qui!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questo increscioso evento è un soggetto di analisi conturbante. quindi vi lancio un paio di pensieri sgangherati.
l'orrenda rivista focus ha recentemente pubblicato un articolo sulla quantità di autostima nelle persone e i suoi risvolti, e in mezzo al frotto di banalità c'era la riflessione della finta autostima indotta da certi modelli propinatici ad esempio attraverso trasmissioni tipo saranno famosi: velleitari senza talento che fanno successo.questo sfocia in ragazzini che nn studiano ed esigono voti alti e cose simili. La gente crede che alcune ricompense della vita siano diritti, e che alcune cose non vadano mai chieste loro. come ad esempio un momento di impegno extra sul lavoro. queste persone quindi diventano facilmente aggressive perchè sono dei falliti e non capiscono che se la sono cercata, allora capita che si lancino in puerili insulti raziali.
oppure si suicidano. pare che l'aumento dei suicidi sia dovuto in buona parte a tale meccanismo.
Narcisismo della peggior specie
e poi in cosa altro sfocia?
la gente finisce col pensare che la libertà di espressione sfoci in una libertà di essere come è meno faticoso essere e quindi in libertà di non essere contraddetti e criticati. Quindi la libertà di espressione viene ad autoannullarsi e viviamo in una società di persone che non criticano e si aspettano di non essere criticate. si censurano e censurano altri.
il bersaglio di una battuta o una critica sente violata la propria intimità e si sente in diritto di chiudere bocche perchè lui deve essere libero di continuare a vivre secondo certe "modalità".
Scusate il disordine di queste righe
Sergio

Marco ha detto...

Sergio, se me lo spieghi un altra volta giurò che starò attento; ma verso la fine mi son proprio perso...