venerdì 2 novembre 2007

Musica e prestazioni fisiche

Niente musica in gara

Gli atleti che parteciperanno alla Maratona di New York non potranno usare cuffiette, iPod o altri lettori mp3. La decisione è stata presa dalla Federazione di atletica americana perchè, secondo uno studio, la musica ascoltata durante una gara può alterare le prestazioni fisiche e quindi diventa automaticamente paragonabile a un qualsiasi steroide anabolizzante. In una parola è doping. La maratona è in programma domenica.

Un portavoce della Federazione statunitense ha parlato di "sicurezza degli atleti in gara perchè la musica non permette di sentire le indicazioni degli organizzatori". Questione anche di polizze assicurative, ma al di la dell'aspetto, diciamo, burocratico, si nasconde dell'altro. La spiegazione è presto data dagli organizzatori della prestigiosa maratona. "Non si può dare un vantaggio competitivo". Questo perchè il sopracitato studio ha messo in evidenza che "esiste una relazione tra il suono ascoltato e le prestazioni e che la musica stessa riduce la percezione dello sforzo, aiutando il rilassamento e riducendo il consumo di calorie".

Pare proprio che, secondo alcuni eminenti studiosi, iniettarsi degli steroidi anabolizzanti o ascoltare la propria musica preferita con cuffiette e lettori vari sia praticamente la stessa cosa. Alcuni scienziati teorizzano che ci sia un collegamento tra musica e movimento, e per dimostrare che evolvono insieme, all'università canadese di McMaster, ne hanno provato gli effetti sui neonati, scoprendo nei bambini di sette mesi dei legami multisensoriali tra il sistema dell'udito e la parte motoria.Entrando nello specifico, ascoltando musica, il cervello attiva le aree legate al movimento liberando dopamina, il neurotrasmettitore legato all'appagamento. In questo preciso momento si abbassano la pressione sanguigna e il livello del cortisolo, ormone dello stress.

Chi è abituato ad usare la musica per darsi la carica, per resistere alla fatica, ora si sente smarrito di fronte alle nuove regole, alcuni sostengono che sarebbe come obbligare tutti a correre scalzi. Ma anche prima della nascita del walkman, del cd portatile e dell'iPod, la musica veniva considerata uno strumento per migliorare le prestazioni, non solo degli atleti ma anche dei chirurghi e perfino delle mucche, che la leggenda vuole siano in grado di fare più latte se si diffondono brani di classica nelle loro stalle.

Ho trovato particolarmente interessante l'articolo pubblicato a riguardo su La Repubblica, dal quale ho tratto un paio di paragrafi; se siete interessati vi invito a leggerlo! ;)

3 commenti:

Ru ha detto...

Per i bambini si dice che ascoltare musica classica (Mozart) fin da neonati aiuti lo sviluppo cognitivo. :)
Va la musica che poteri!

Marco ha detto...

ahahah... cmq anche per me è vero questo potere della musica

aLe ha detto...

la musica serve tantissimo..in allenamento non sapete quanto aiuta, dà proprio la carica!