Scontro con Amnesty: «Interruzione gravidanza non è un diritto umano» Il Papa condanna aborto ed eutanasia Benedetto XVI a Vienna: «C'è da temere che un giorno possa essere esercitata una pressione esplicita sulle persone malate» |
VIENNA (AUSTRIA) - Una ferma riproposizione della tradizionale dottrina della Chiesa su eutanasia e aborto.
EUTANASIA - «Una grande preoccupazione costituisce per me il dibattito sul cosiddetto "attivo aiuto a morire"», ha affermato Benedetto XVI nell'incontro con i membri del Parlamento e del Corpo Diplomatico al Palazzo Imperiale di Vienna. «C'è da temere - ha avvertito - che un giorno possa essere esercitata una pressione non dichiarata o anche esplicita sulle persone gravemente malate o anziane, perchè chiedano la morte o se la diano da sè». Per il Papa, «la risposta giusta alla sofferenza alla fine della vita è un'attenzione amorevole, l'accompagnamento verso la morte, in particolare anche con l'aiuto della medicina palliativa, e non un attivo aiuto a morire». Secondo Benedetto XVI, «per affermare un accompagnamento umano verso la morte occorrerebbero però urgentemente delle riforme strutturali in tutti i campi del sistema sanitario e sociale e l'organizzazione di strutture di assistenza palliativa. Occorrono poi - ha aggiunto - anche passi concreti: nell'accompagnamento psicologico e pastorale delle persone gravemente malate e dei moribondi, dei loro parenti, dei medici e del personale di cura».
EUTANASIA - «Una grande preoccupazione costituisce per me il dibattito sul cosiddetto "attivo aiuto a morire"», ha affermato Benedetto XVI nell'incontro con i membri del Parlamento e del Corpo Diplomatico al Palazzo Imperiale di Vienna. «C'è da temere - ha avvertito - che un giorno possa essere esercitata una pressione non dichiarata o anche esplicita sulle persone gravemente malate o anziane, perchè chiedano la morte o se la diano da sè». Per il Papa, «la risposta giusta alla sofferenza alla fine della vita è un'attenzione amorevole, l'accompagnamento verso la morte, in particolare anche con l'aiuto della medicina palliativa, e non un attivo aiuto a morire». Secondo Benedetto XVI, «per affermare un accompagnamento umano verso la morte occorrerebbero però urgentemente delle riforme strutturali in tutti i campi del sistema sanitario e sociale e l'organizzazione di strutture di assistenza palliativa. Occorrono poi - ha aggiunto - anche passi concreti: nell'accompagnamento psicologico e pastorale delle persone gravemente malate e dei moribondi, dei loro parenti, dei medici e del personale di cura».
ABORTO - Il Papa è poi intervenuto sul tema dell'aborto, che, per il Pontefice, non è un diritto umano, ma il suo contrario, una profonda ferita sociale. È questo il nuovo affondo lanciato contro l'interruzione della gravidanza dal Papa, con implicito riferimento alla presa di posizione di Amnesty International che aveva incluso l'aborto fra i diritti umani per le donne che hanno subito una violenza sessuale. Il Papa ha ripetuto il "no" netto della Chiesa all'aborto in qualunque caso. «Il diritto umano fondamentale - ha osservato Papa Ratzinger - il presupposto per tutti gli altri diritti, è il diritto alla vita stessa». «Ciò vale - ha aggiunto - per la vita dal concepimento sino alla sua fine naturale. L'aborto, di conseguenza, non può essere un diritto umano - è il suo contrario. È una profonda ferita sociale, come sottolineava senza stancarsi il nostro defunto confratello, cardinale Franz Konig», tra i protagonisti del Concilio Vaticano II e della vita ecclesiale austriaca ed europea degli ultimi decenni. «Nel dire questo - ha aggiunto il Papa - non esprimiamo un interesse specificamente ecclesiale. Ci facciamo piuttosto avvocati di una richiesta profondamente umana e ci sentiamo portavoce dei nascituri che non hanno voce». «Non chiudo gli occhi - ha proseguito Benedetto XVI - davanti ai problemi e ai conflitti di molte donne e mi rendo conto che la credibilitá del nostro discorso dipende anche da quel che la Chiesa stessa fa per venire in aiuto alle donne in difficoltá». Quindi il Pontefice ha ribadito la necessitá di dare sostegno alle famiglie e alle coppie affinchè vengano aiutate ad avere dei figli e a non considerare questi ultimi come «casi di malattia».
Voi che dite, è ora di un nuovo Papa?
Voi che dite, è ora di un nuovo Papa?
2 commenti:
No, giuro, non posso commentare, sono troppo pieno (appena mangiato) e sò che ci vorrebbe un sacco. Tanto lo sapete quello che penso, ma per rispondere alla domanda della cri, papa nuovo, forse era meglio se questo lo saltavamo e basta.
ragazzi, sono i pensieri della chiesa, non solo di questo papa!
è inutile cambiare papa se le idee sono radicate!
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