Vi riporto la notizia dal sito Tgcom, e qui il link al filmato dei pestaggi.
Israele, Olmert "smonta" neonazisti
"Si è trattato di un episodio isolato"
Il premier israeliano, Ehud Olmert, ha definito un episodio isolato la scoperta di una presunta cellula neonazista a Petah Tikva, nella zona di Tel Aviv. "Non incriminiamo un'intera popolazione ed evitiamo la trappola della generalizzazione - ha spiegato in una nota diffusa dal suo ufficio - . In questo momento non c'è alcun bisogno di pensare a soluzioni che avrebbero un impatto su tutta la popolazione".
Secondo il primo ministro, tuttavia, l'episodio degli otto sospetti arrestati, di età compresa tra 17 e 19 anni, dimostra che lo Stato e la società' israeliana "hanno fallito nell'educare questi ragazzi e nel tenerli lontani da ideologie pericolose e insane".
Infine, ha chiesto che vengano puniti severamente in modo che il loro esempio agisca da deterrente per gli altri giovani. Più dura è stata la reazione del ministro dell'Interno, Meir Sheerit, che, secondo la radio israeliana, ha chiesto che agli otto sospetti sia revocata la cittadinanza nel caso in cui siano giudicati colpevoli.
I ragazzi hanno confessato di aver aggredito decine di persone, in larga parte lavoratori stranieri, vicino alla stazione centrale degli autobus di Tel Aviv e al mercato Carmel, causando ferite gravi ad alcuni di loro. I sospetti sono stati fermati un mese fa, mentre l'ordine di arresto è arrivato solo adesso.
Uno degli arrestati aveva lavorato allo Shin Bet
I giovani arrestati sono tutti originari della ex Urss, di età compresa fra 16 e 24 anni. Uno di essi, un ex ufficiale delle forze armate israeliane, ha lavorato per un periodo di tempo nella sede dello Shin Bet (la sicurezza interna israeliana), uno dei luoghi più protetti a Tel Aviv. Il giovane venne assunto come elettricista apprendista e godeva di libertà di movimento nell'edificio.
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