venerdì 27 luglio 2007
Ringxiety
Qualche volta forse vi sarà successo di avere un ringxiety, neologismo nato dall'accostamento delle due parole inglesi ring e anxiety, "ansia da squillo".
Si tratta di un'allucinazione uditiva innescata dall'ascolto di suoni alla stessa frequenza di quelli emessi dalle suonerie dei nostri cellulari, suoni che vengono facilmente intercettati (e completati allucinatoriamente) da un cervello pre-disposto e pre-attivato a rispondervi.
In un articolo del blog Psicocafè si discuteva dell'ipotesi che vi sia un’inquietante regia dietro alla crescita esponenziale di squilli fantasma innescati dalla televisione o dalla radio a scopi di persuasione subliminare.
A tal proposito, di recente, su USA Today si parla di questo stesso fenomeno, ma con riferimento non allo squillo, ma alla vibrazione, la cosiddetta vibranxiety o sindrome della vibrazione fantasma: la sensazione di sentir vibrare il proprio telefono in tasca in assenza di telefonate.
La cosa è un po' più complicata in quanto non c'è apparentemente l'imput sonoro esterno a fare da "trigger", da "interruttore": la vibrazione fantasma sembra un'allucinazione del tutto spontanea.
Nonostante non si sia ancora arrivati ad una spiegazione condivisa, sopratutto per la difficoltà di registrare l'evento e l'impossibilità di riprodurlo in laboratorio, l'articolo succitato conclude con una frase incoraggiante:
"Mi sento però di fornire una rassicurazione: chi sperimenta queste sensazioni è completamente sano di mente!"
Sull'immagine un collegamento divertente
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1 commento:
Interessante la teoria degli squilli subliminali dalla tv o dalla radio.
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