sabato 16 giugno 2007

Tazebao



Spero che la cri non si offenda, ma anche io non savevo proprio cosa volesse dire Tazebao, così ho cercato su Wikipedia ed ecco un piccolo riassunto, che si è rivelato molto interessante) ad uso e consumo mio e di qualche altro sventurato amico.. Dazibao, talora trascritto in italiano senza giustificazione linguistica: tazepao, tazebao, tatsebao, tatsepao, ta-tze-bao ecc. significa letteralmente: giornale [murale] a grandi caratteri. Il termine deriva dall'uso cinese di appendere i giornali in speciali bacheche pubbliche per permetterne la lettura a tutti. I dazibao si differenziano dai giornali per il fatto di essere scritti a mano in caratteri grandi, facilmente leggibili.

L'uso politico si fa risalire al 25 maggio 1966, quando all'Università di Pechino, una giovane insegnante di filosofia, affisse un dazibao per criticare il presidente della stessa università, che non aveva preso una corretta posizione politica nei confronti dell'opera teatrale.

Da quel momento l'uso di scrivere manifesti critici verso le istituzioni si diffuse in tutto il paese. Spesso gli attacchi erano anonimi o firmati da gruppi spontanei che non rispondevano alle gerarchie tradizionali. In seguito anche il partito comunista prese a scrivere attacchi su dazibao per contrastare le linee politiche "anti-partito".

La Costituzione cinese garantiva il diritto di scrivere ed attaccare dazibao personali, considerati un'importante forma di democrazia rivoluzionaria. Non si poteva ricoprire o strappare un dazibao senza il consenso dell'autore. Per contro, il popolo non aveva la possibilità di pubblicare le proprie opinioni sui giornali, tutti saldamente controllati dal partito.

Ma anche l'uso dei dazibao era soggetto a pesanti restrizioni: ad intervalli regolari le autorità municipali decretavano il divieto provvissorio di affissione, revocandolo al momento della successiva "campagna di massa", che vedeva un improvviso fiorire di affissioni, non solo permesse ma vivamente sollecitate come dimostrazione di entusiasmo politico.

Nella pratica, accadeva spesso che gli autori, per non incorrere in problemi o punizioni, parafrasassero o copiassero i giornali. Talvolta venivano incollati ritagli dagli stessi, cui venivano aggiunti un'introduzione e una conclusione. I più capaci decoravano i propri dazibao con caricature dei personaggi criticati.

Dal dicembre 1987 si produsse a Pechino un movimento politico, che faceva uso del cosiddetto "muro della democrazia" (situato presso una fermata di autobus a Xidan, Pechino) su cui vennero appesi dazibao ferocemente contrari alla Banda dei quattro (dopo Mao). Ma non appena da quei dazibao si prese ad invocare riforme anche nei confronti del partito l'esperienza fu velocemente chiusa nel dicembre 1979, quando Deng Xiaoping disse la famosa frase: "La ricreazione è terminata !"

Attualmente in Cina i dazibao non hanno contenuti politici.

Durante il periodo della contestazione del sessantotto col nome di tazebao venivano indicati i manifesti cartacei, solitamente scritti con pennarello largo, appesi sui muri degli atrii di Universita' ed altri luoghi in cui erano in corso battaglie politiche. Questi manifesti costituivano il mezzo più diretto e veloce per comunicare le ragioni delle proteste e le prese di posizione sugli avvenimenti del periodo.

2 commenti:

Kino ha detto...

Grazie Marco.
Ovviamente se Ru non sapeva il significato della parola, e tu nemmeno, figuriamoci io. Ma in questo caso la spiegazione si è rivelata davvero interessante e istruttiva.
Alla prossima lezione prof! :D

aLe ha detto...

ovviamente la prima cosa ke ho fatto è andare a cercare il significato su wiki...:P
ah cri, sei davvero colta!con noi dovresti usare un linguaggio meno sofisticato...cioè..ma ci hai guardati in faccia? :P:P:P